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questo racconto è tratto dal libro favole dell'ultimo minuto

pesce d'aprile!

il pesce timido

un mattino un folto gruppo di pesci azzurri si imbatté in un pesciolino rosso, che se ne nuotava solo soletto. tutti si fermarono incuriositi e ad alcuni scappò pure una mezza risata.

«ma dove vai, rosso così?»

«cosa sei, un pesce pomodoro?»

«sei saltato fuori da una brocca di aranciata?»

«non ti vergogni?»

il pesciolino rosso, sentitosi preso di mira, provò a controbattere.

«vado a zonzo, come voi! e se sono rosso non è colpa dei pomodori, né dell’aranciata, ma del fatto che sono timido, e anche dire timido non è abbastanza. fortuna, però, che le mie squame sono già rosse di natura e se arrossisco non se ne accorge nessuno.»

«e anche se capita di vergognarmi» continuò «posso arrossire senza problemi. come adesso, per esempio, che mi vergogno molto di essere un pesce come voi, boriosi, saputelli e presuntuosi come siete...»

al sentire quelle parole, i pesci azzurri si guardarono tra loro con imbarazzo e, uno dopo l’altro, arrossirono più del loro piccolo compare e se ne fuggirono in fretta, chi di qua, chi di là, ognuno chissà dove.

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