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tutto pronto per il giro d’italia!

nel paese di giringiro

nel paese di giringiro, se ti va di farci un giro, non hai che l’imbarazzo della scelta. c’è chi ci è andato a cavallo di una giraffa, perché a girello di una caraffa era davvero troppo scomodo e complicato. c’è chi ci ha fatto una giravolta e chi la farà la prossima volta e intanto alla prima curva volta e gira per di là.

nel paese di giringiro il sindaco è lo zio gianni in persona, altroché! e se d’un tratto gli gira un po’ la testa, al posto della panacea ti inventa un giro di parole con tanto di preposizioni disarticolate, ed è sano più di prima. e alla sera, con la gina, sfoggia un giro di walzer col casquet, che quella s’innamora e questa volta la testa che gira è la sua.

ma no! che dici?! quello col casquet è il tango. con il walzer si gira e si svolazza che la zia diventa pazza. ma quando si è innamorati come lo è lei del suo lui, walzer o tango poco importa: tutto gira e rigira come i fringuelli a primavera.

nei campi intorno a giringiro i girasoli girano anche se è nuvoloso e girano pure quando piove, stando però bene attenti a non scivolare. sui tetti le girandole girano anche se manca il vento... ma quando soffia la brezza o l’uragano è tutta un’altra cosa e frullan tutte che è un piacere. i girarrosti, invece, se manca l’arrosto fanno molto fumo e poco arrosto davvero e tocca accontentarsi di un panino al prosciutto, che comunque non è male pure lui.

nel paese di giringiro, se un giorno vai e ti fai un bel giro, puoi andare da qua a là e ritorno, oppure da là a qua e non fermarti mai, ma anche da sotto a sopra e giù in picchiata, e puoi persino star fermo al caffè e lasciar che sia la gente a girare intorno a te.

e se parti da giringiro e giri il mondo –in senso orario o antiorario poco importa – intorno a una rotonda, da vero giramondo, alla sera stanco esausto dormi, certo, come un ghiro... il famoso ghiro di ghiringhiro che, se solo fosse un po’ più sveglio, si farebbe un giro pure lui.

nel paese di giringiro, se lo trovi, fatti un giro. sì, ma fallo per davvero!

salta sulla bicicletta e pedala senza fretta, che nessun ti corre dietro. su due ruote scopri cose che la fretta a volte ignora. puoi fermarti per la strada per guardarti un poco in giro o anche solo a far pipì, che se scappa è un bel problema e che scappa, prima o poi, puoi starne certo. e quando scappa, stai pur certo anche di questo, scappa davvero!

il paese di giringiro, per chi gira in bicicletta, non è un luogo o una città, ma è il mondo intero da qui fin là. non hai problemi di parcheggio, di pedaggi o nonsoché, e anche se ti tocca fare un po’ di fatica, soprattutto su in salita, stai sicuro che di lassù poi comincia la discesa. pistaaaaa!

il paese di giringiro è il tuo mondo, vanne fiero! e se lo giri in bicicletta – te lo dico, dammi retta – con il casco sulla testa ed i freni ben tirati alla fine della giornata torni a casa tutto intero.

se arrivi primo è una gran festa, secondo o terzo è pure bello, ma anche se giungi in fondo al gruppo o dopo l’ultimo, poco importa, credi a me. quel che conta è il colpo di pedale, che quando parti – nessun dubbio – prima o poi in qualche posto arrivi. e se sulla bicicletta, con la borraccia e il cappellino porti pure mezzo chilo di fantasia, sono certo, son sicuro, a giringiro un giro lo farai.

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