
anzi no
questa storia è dedicata a chi cambia spesso idea. anzi no...
questo racconto è tratto dal libro gli streghi

ho una musica in testa...
canzoni senza musica
la grande casa di susanna pareva un’orchestra sinfonica in letargo, zeppa com’era di strumenti di ogni foggia: in sala un pianoforte a coda e un’arpa; nell’angolo, accanto al camino, un sassofono, un clarinetto e una tromba; in camera il flauto traverso; in bagno il triangolo e via così.
il fatto è che il bisnonno di susanna era stato un importante direttore d’orchestra e il nonno di susanna un noto commerciante di strumenti musicali. il babbo di susanna, invece, faceva un po’ l’imbianchino e un po’ il pittore, ma aveva tenuto per sé quella collezione degna del teatro alla scala e nel tempo libero spolverava ogni tasto e ogni corda con cura e dedizione, pur non sapendo suonare nemmeno un mi bemolle.
susanna non sapeva cosa le avrebbe proposto la vita, ma difficilmente avrebbe proseguito con la professione del padre. nell’attesa del proprio futuro aveva preso l’abitudine di leggere una poesia ogni sera di pioggia.
aveva cominciato quando il gatto, saltellando sui tasti del piano, la distrasse da quello che stava facendo. lei si alzò, chiuse la tastiera e si fermò a pensare, seduta sullo sgabello nero. lo sguardo le si posò su un libro, lo aprì, ne lesse una pagina a caso e pensò che non ci fosse posto migliore, per quella pagina, che non accanto al piano.
alla prossima pioggia lesse una poesia accanto al camino e ancor più accanto al clarinetto e di nuovo le pareva che quei versi fossero composti apposta per quello strumento. successe con il controfagotto, con l’oboe e con la grancassa. le poesie prendevano vita e gli strumenti parevano ridestarsi.
oggi, se entri a casa di susanna, noterai tra uno strumento e l’altro questo o quel libro: uno più vicino alla chitarra, un altro a metà strada tra la tromba e il contrabbasso. anche in bagno, accanto al triangolo.
e il gatto, se trova la tastiera del piano chiusa e non riesce a saltellare su qualche nota, gioca a sfogliare i libri con la zampetta, perché è un gatto che, come susanna, ama la musica e la poesia.