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questo racconto è tratto dal libro favole dell'ultimo minuto

come direbbe qualcuno, domani è un altro giorno...

ieri, oggi, domani

poco prima dell’alba, con il sole ancora basso sull’orizzonte, oggi si svegliò:

«oggi è il mio giorno, finalmente!» esclamò felice, orgoglioso e soddisfatto. e, calendario alla mano, era difficile sostenere il contrario.

«goditela, finché puoi – borbottò ieri, a mezza voce, interrompendo la festa – perché non dura a lungo.»

«è sempre la stessa storia – continuò a borbottare – fai questo e fai quello, poi subito viene sera ed è tutto passato. guarda me, che fine che ho fatto.»

«e che fine ho fatto io!» intervenne altroieri, sbucando da chissà dove, sentendosi forse in dovere di dire qualcosa.

«siamo stati oggi anche noi – borbottarono in coro – qualche giorno fa, quando eravamo giovani come te...»

«fate in fretta! – strillò d’un tratto domani – che tra poco tocca a me!»

«fate largo! – strillò ancor di più dopodomani – fate spazio, che mi sto preparando! fate strada, che sto arrivando!»

«calma, calma – borbottarono ieri e altroieri, saggi come sono – ogni cosa a suo tempo. oggi è il turno di oggi, lo dice la parola stessa. domani sarà il turno di domani e via così.»

«il nostro turno, invece – conclusero i due, con tono un po’ triste – è già stato e non sarà mai più...»

«suvvia! – esclamò oggi, che non aveva perso l’allegria – festeggiamo insieme, perché ogni giorno contiene un po’ di ieri, un po’ di oggi e un po’ di domani...»

i sorrisi cominciarono a riaffiorare.

«oggi è ogni giorno – sentenziò oggi – e sfido chiunque a dimostrare il contrario.»

e cominciò una grande festa, che durò, ovviamente, tutto il giorno.

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