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l’autunno potrebbe essere la stagione ideale per qualche nuova conquista. forse.

la rana e il rospo

una ranocchia verde e gialla se ne saltellava allegramente sulle rive dello stagno, quando un grosso rospo verde e blu le si parò davanti con un sorriso che, con una bocca larga così, parevano due:

«ciao bellezza!» le disse, quindi allargò ancor più il sorriso.

la ranocchia avrebbe continuato a saltellare volentieri, ma quel complimento la lusingava e si fermò, prese fiato e si guardò a destra e a sinistra per verificare che non ci fossero sguardi indiscreti. poi guardò negli occhi il grosso rospo, accennò anche lei un sorriso e:

«ciao a te, rospo! – gracchiò – e grazie per la bellezza. non capita tutti i giorni di sentirsi così apprezzati.»

«guarda – continuò – ti darei anche un bel bacio sul naso, così, per ricambiare la gentilezza...»

il rospo verde e blu si sentì arrossire, ma solo dentro, perché al di fuori continuava a essere verde e blu.

«invece no – borbottò la ranocchia – non vorrei mai che ti trasformassi in principe azzurro, come un rospo qualsiasi, che poi te ne scappi con la principessa bella e bionda, in groppa al cavallo bianco, e chi si è visto si è visto.»

«quindi ti saluto – concluse – e amici come prima!» e riprese a saltellare in allegria, lasciando il rospo lì, con la sua bocca spalancata.

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