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anche se a volte non sembra, pare sia ancora inverno...

il pinguino fortunato

il giorno del suo compleanno, al giovane pinguino fu regalato un grosso libro sugli uccelli migratori, ricchissimo di splendide immagini a mille colori, racconti, notizie e curiosità inaspettate.

felice, festeggiante e festeggiato, lo sfogliava dalla prima all’ultima pagina e ritorno, e si incantava ad ammirare le lunghe zampe delle cicogne, il tenue colore degli aironi cinerini, il becco buffo e le ali enormi di non so quale altro uccello. poi leggeva e si faceva leggere una notizia dopo l’altra, credendo a tutte le informazioni, cercando di immaginarsi quelle più incredibili. chiudeva gli occhi e sognava di essere lui, un fenicottero rosa, un albatros gigantesco o una rondine a primavera.

leggeva e leggendo scoprì, per esempio, che a un certo punto dell’anno, per tener fede alla loro caratteristica di uccelli migratori, questi se ne volavano per migliaia di chilometri verso sud, dove li aspettava il mare e un clima caldo e piacevole.

«mamma, mamma! – esclamò d’un tratto – noi siamo al polo sud, non è vero?»

«e più a sud di noi – continuò a esclamare, prima ancora che la mamma potesse annuire – non c’è nulla, non è vero?»

«e c’è il mare qui da noi!» borbottò allegramente.

«siamo a sud... siamo al mare... – continuò – siamo ben fortunati, noi pinguini, a vivere in un simile paradiso, mentre così tante altre specie di uccelli devono viaggiare per chilometri e chilometri, alla ricerca di un cantuccio accogliente...»

«probabilmente è per questo – concluse – che non siamo migratori!»

e per festeggiare la sua fortuna, fece un salto e si tuffò allegramente nel suo bel mare.

© andrea valente
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